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Vaccino “Bene Comune”?

Rilanciamo il testo di una petizione su Change.org – che Sbilanciamoci! sostiene – rivolta al Presidente del Consiglio e al Governo italiano affinché sia garantito l’accesso universale al vaccino contro il Covid-19, come chiedono India e Sudafrica insieme a centinaia di organizzazioni internazionali ed esperti: la salute non è proprietà privata.

Nel 2020, il mondo è stato travolto da una pandemia che, come ha dichiarato l’Organizzazione Mondiale del Commercio, rappresenta “una devastazione senza precedenti per l’economia globale e il commercio mondiale”. L’emergenza sanitaria prodotta dal nuovo coronavirus richiede – come mai prima – condizioni di accesso rapido a tutti gli strumenti medicali, inclusi i prodotti farmaceutici come diagnostici vaccini e farmaci, per la prevenzione del contagio e la cura delle persone malate. La perdurante scarsità di prodotti medicali che colpisce soprattutto – ma non solo – i paesi a basso e medio reddito mette in grave pericolo la vita del personale sanitario nel mondo, determina il decesso di un numero significativo di lavoratori essenziali, prolunga la pandemia. E con essa, il declino socio-economico globale. Una misura di politica internazionale per garantire l’accesso universale al vaccino e agli altri rimedi che possano fermare il virus SARS-CoV-2 è dunque indispensabile.

Sin dall’inizio della pandemia, infatti, la possibilità di accesso ai prodotti essenziali, nel mondo, è fortemente diseguale. I paesi più ricchi, che rappresentano il 13% della popolazione mondiale, si sono già accaparrati più di due miliardi di dosi dei potenziali vaccini contro Covid-19 attraverso acquisti preventivi che i paesi a basso e medio reddito non possono permettersi. I governi europei hanno finanziato la ricerca per il vaccino con imponenti contributi pubblici (16 miliardi di euro) ma senza porre alcuna condizione all’industria farmaceutica quanto a prezzi, strategie di accesso, trasparenza degli studi clinici.

Una delle principali barriere di accesso ai farmaci essenziali risiede nei diritti di proprietà intellettuale, ovvero nel regime di monopolio brevettuale della durata di venti anni che gli accordi TRIPS dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) conferiscono alle industrie. Per questo il 14 novembre 2001 gli stati membri dell’Omc adottarono la storica Dichiarazione di Doha, che riconosceva loro la prerogativa di usare tutte le flessibilità necessarie per rispondere alle necessità di salute pubblica, in deroga ai brevetti. Flessibilità comunque difficili da attuare. Gli effetti negativi di questi monopoli, che permettono alle aziende di fissare le condizioni di mercato dei farmaci, sono stati ampiamente documentati per alcune patologie gravi che hanno prevalentemente colpito i paesi poveri (HIV/AIDS, malaria, polmonite) ma più di recente anche i paesi industrializzati, come dimostra il prezzo inaudito della terapia di Gilead Sciences contro l’Epatite C.

In risposta alla crisi globale del nuovo coronavirus, il 2 ottobre scorso India e Sudafrica hanno pertanto chiesto ufficialmente all’Omc di permettere a tutti i paesi membri di non concedere brevetti o altri diritti di proprietà intellettuale in relazione al Covid-19 per tutta la durata della pandemia, fino al raggiungimento dell’immunità globale. La proposta di India e Sudafrica chiede a tutti i paesi dell’Omc una deroga rispetto agli obblighi contenuti nella Sezione I, Parte II, dell’Accodo TRIPS, concernente copyrights e brevetti. L’art IX, comma 3 e 4, dell’accordo di Marrakesh, costitutivo dell’Omc, consente la procedura di deroga, ove si producano circostanze eccezionale e siano indicate condizioni e durata della deroga stessa.

La proposta di India e Sudafrica è sostenuta da molti altri governi, da organizzazioni internazionali, e da oltre 400 organizzazioni della società civile, da esperti, economisti. Numerosi Rapporteur speciali dell’Onu hanno sottoscritto un documento a favore della deroga ai brevetti, come strumento di tutela dei diritti alla cura per tutti. L’Italia stessa, Paese tra i più colpiti dalla pandemia, avrebbe ogni interesse nel sostenere questa proposta.

Chiediamo dunque che l’Italia si adoperi con convinzione in seno all’Unione Europea, di concerto con altri paesi europei, affinché l’ostilità della Commissione alla iniziativa di India e Sudafrica sia immediatamente rivista, e sia invece accolta per Covid-19 la temporanea eccezione al regime ordinario dell’Accordo TRIPS. 

Firma la petizione qui: http://chng.it/97sdb8cxbS

PROMOTORI
Nicoletta Dentico, direttrice del programma di salute globale, Society for International Development (SID)
Loredana De Petris, Senatrice Sinistra Italiana, Capogruppo Gruppo Misto
Nicola Fratoianni, Deputato Sinistra Italiana – Leu

FIRME
Roberto Barbieri, Direttore generale Oxfam Italia
Fabrizio Barca, economista, Forum Disuguaglianze e Diversità
Pietro Bartolo, medico, Europarlamentare S&D
Susanna Camusso, responsabile politiche internazionali CGIL
Andrea Cecconi, Deputato Gruppo Misto
Prof. Andrea Crisanti, virologo, Direttore dipartimento di microbiologia, Università di Padova
Marco De Ponte, Direttore Action Aid Italia
Prof. Donatella Di Cesare, filosofa, scrittrice
Prof. Nerina Dirindin, economista della salute, Università di Torino
Monica Di Sisto, vicepresidente di Fairwatch
Vasco Errani, Senatore Gruppo Misto-Leu
Elena Fattori, Senatrice Gruppo Misto
Lorenzo Fioramonti, Deputato Gruppo Misto
Prof. Silvio Garattini, presidente dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”
Franco Ippolito, Presidente Fondazione Lelio e Lisli Basso
Giuseppe Ippolito, direttore scientifico INMI Lazzaro Spallanzani
Francesco Laforgia, Senatore Gruppo Misto-Leu
Claudia Lodesani, Presidente Medici Senza Frontiere Italia
Pier Luigi Lopalco, epidemiologo, Assessore Sanità Regione Puglia
Prof. Gavino Maciocco, medico, Università di Firenze
Giulio Marcon, portavoce Sbilanciamoci!
Prof. Giacomo Marramao, filosofo, Università Roma 3
Prof. Eduardo Missoni, medico, Università Bocconi
Paola Nugnes, Senatrice Gruppo Misto
Erasmo Palazzotto, Deputato Sinistra Italiana-Leu
Laura Pennacchi, economista
Prof. Mario Pianta, economista, Scuola Normale Superiore di Firenze
Giuliano Pisapia, Europarlamentare S&D
Stefano Prato, direttore esecutivo, Society for International Development
Prof. Mario Ravaglione, esperto di tubercolosi, Università di Milano
Sandro Ruotolo, Senatore Gruppo Misto
Sabina Siniscalchi, Presidente OXFAM Italia
Massimiliano Smeriglio, Eurodeputato S&D
Prof. Gianni Tognoni, medico farmacologo, Università di Milano
Prof. Nadia Urbinati, politologa, Columbia University
Prof. Francesco Vaia, Direttore Sanitario INMI Lazzaro Spallanzani
Massimo Zedda, Consigliere regionale Campo Progressista Sardegna